Maciste si rifiuta di stare a guardare mentre una donna cristiana condannata a morte è prossima all’esecuzione. Il forzuto salva la fanculla, e per questo viene condannato a sua volta alla pena capitale dai soldati romani dell’imperatore Vitellio: la sentenza sarà eseguita attraverso combattimenti nell’arena, che fanno però dell’invincible Maciste un idolo del pubblico dell’Urbe e della bella Olimpia…